Campionato Italiano Belly Boat: dal disastro alla trotona (e risalita)
Il Campionato Italiano di pesca a mosca dal belly boat è una di quelle gare che aspetto con l'entusiasmo di un bambino la mattina di Natale. Questa volta si è svolto al Lago Bellaria, vicino a Milano, un contesto bello e adatto... ma non troppo generoso con me al mattino.
Mattina difficile: quando il pesce non collabora (o sei tu a non capire)
La gara si è divisa in due manche, mattina e pomeriggio. Beh, la mattina possiamo anche archiviarla sotto la voce “esperienze formative”. Non riuscivo a entrare in pesca: i pesci erano lì… da qualche parte, ma non capivo a che profondità cercarli. In più, la pesca a mosca dal belly boat è bella, sì, ma anche una piccola tortura fisica: pinneggiare continuamente, mi regala sempre crampi alle gambe e momenti in cui penso seriamente di mollare tutto e aprire un chiosco di gelati.
Risultato della mattinata? Due pesci e ultimo in classifica. Qualcuno deve pur farlo, no?
Pausa pranzo, cambio assetto… e cambio di marcia
Dopo una bella pausa in ottima compagnia e un panino consolatorio, ho cambiato completamente approccio: coda e artificiale diversi e si torna in acqua.
Il pomeriggio inizia e... mangiano! In pochi minuti entro in pesca: capisco la profondità e comincio il recupero. L’adrenalina è tornata, insieme alla sensazione di essere nel “flusso” giusto.
Alla fine ne prendo 18, tra cui una bellissima trota iridea da circa 70 cm! Sì, vale sempre come una, ma vuoi mettere la goduria?(Nota a margine: niente foto del trotone. Troppo impegnati tutti nell’attività di gara... ma lei resta impressa nella memoria!)
Il pomeriggio si conclude con un 6° posto di manche e la 13ª posizione generale, che per come era iniziata la giornata... è quasi una medaglia!
La lezione? Non mollare mai. Cambiare approccio, leggere l’acqua, fidarti del tuo istinto e… fare stretching prima di entrare nel belly.
La magia del belly boat
Chi non ha mai pescato dal belly boat forse non capisce del tutto: sei dentro l’acqua, immerso quasi come un pesce tra i pesci. Il tuo movimento è silenzioso, naturale. Non allarmi la fauna e in cambio ricevi momenti di pesca intensi, divertenti, immersivi nel vero senso della parola.
È faticoso? Sì.
È scomodo? Dopo un po’.
Ma quando becchi la giornata giusta, il belly ti regala emozioni uniche.
A te è mai capitato di ribaltare una gara dopo una partenza disastrosa?
Raccontamelo nei commenti, o scrivimi: tra belly-nauti ci si capisce al volo!
Fabio
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